Pietre Magiche a Mamoiada

di Giacobbe Manca

• Editore: Associazione culturale Beccoi – 1999
• Materia: Archeologia, Antropologia

Pietre Magiche a Mamoiada
Autore: Giacobbe Manca (con una breve nota biografica in appendice sul cartografo Giovanni Melis, il certosino conteggiatore dei nuraghes dell’isola, Anno 1999. Opera pubblicata in collaborazione con l’Associazione culturale Beccoi di Mamojada.
Un censimento archeologico del territorio di Mamojada ha portato alla scoperta di un certo numero di lastre e menhir istoriati: una stele intera e altre frammentarie. Si tratta di una novità assoluta e rivoluzionaria per il Neolitico isolano.

Nei precedenti 170 di osservazioni monumentali e quindi (dal ‘900) di ricerche archeologiche in tutta l’Isola, nessuno aveva trovato petroglifi così particolari e caratteristici, tali da collocare il Neolitico isolano in un più ampio quadro europeo e, in particolare, del Neolitico diffuso nella costa atlantica e in Gran Bretagna (Scozia e Northumberland, in particolare).

Un Neolitico sostanzialmente ignorato in Sardegna dall’accademia, che ancora non mostra di averne capito la portata, sia per la nostra isola e per la lettura del più ampio fenomeno europeo. Si rinnovano gli interrogativi sull e origini di un tale fenomeno e una o più direttive di diffusione. Si conoscono petroglifi riconducibili a questa categoria in Portogallo, in Spagna, in Francia, in Svizzera e persino in Marocco.

In ciascuna nazione fioriscono le interpretazioni (anche le più strambe!) del possibile significato di questi misteriosi cerchi concentrici e “bastoncelli”. Secondo l’autore di Pietre Magiche a Mamojada il significato è da ricondurre a contenuti “fertilistitico/rituali” della religione “sessuale” neolitica, sviluppata attorno alla ben circostanziata Grande Dea Madre Mediterranea.

La scoperta e l’interpretazione dei segni furono ripresi e “adottati” dall’allora ritenuto maggiore archeologo isolano, che non seppe o non poté apportare, comunque, alcun progresso conoscitivo.