Su patriotu sardu a sos feudatarios – Francesco Ignazio Mannu
Ricerca e commento di Peppino Pischedda
- Copertina flessibile: 20 pagine
- Editore: C.S.C.M., Centro Studi culture Mediterranee, 2018
- Lingua: Italiano-Sardo
- ISBN: 800246508000
Dalla fine del XVIII sec. a oggi i Sardi hanno riconosciuto dignità di canto patriottico a un solo componimento, attraverso il quale esprimere il sentimento di ribellione contro le ingiustizie, l’aspirazione a una società più giusta: Su patriotu sardu a sos feudatarios.
A testimonianza di quanto sopra, è da sottolineare che né la prima guerra mondiale, con l’epopea della Brigata Sassari, né le forti e varie mobilitazioni popolari di rivendicazione autonomistiche e di lotta per la riforma
agraria del primo e secondo dopoguerra, momenti di coralità politica e di passione civile del popolo sardo,
hanno offerto motivo di ispirazione a un canto-poesia patriottica che, profonda e sentita, si sia radicata nell’animo e nel cuore di tutti i Sardi come l’inno qui esaminato.
La poesia è alta, solenne, piena di passione e valore stilistico; scaturisce dalla adesione del poeta alla causa degli oppressi e soprattutto dalla necessità di ritrovare l’unità nella rivolta contro gli abusi e i privilegi; dal sentimento di ribellione, necessaria contro il sistema feudale, comune a tutti i Sardi, pensati come popolo unico.
L’inno ha uno sviluppo dinamico e nella lettura si coglie un’evidente musicalità derivante da una impostazione simile ai canti religiosi di origine catalana goigs, da cui derivano i gosos sardi.
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